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I sinistri complessi richiedono una gestione tradizionale, più incentrata sul perito che ha maturato una notevole
esperienza sul campo e che si aggiorna continuamente e costantemente.
Le problematiche che si incontrano nei sinistri complessi sono molteplici e spesso molto articolate
poiché investono aspetti tecnici, giuridici, economici a volte molto rilevanti.
Occorre essere padroni della tecnica assicurativa, conoscere bene il contratto ed avere molta iniziativa,
poiché in taluni situazioni è necessario prendere delle decisioni in tempi molto stetti per poter contenere il danno, e poiché le condizioni operative in cui dobbiamo muoverci tal volta non sono delle più felici, per cui ogni indugio può costare molto caro.
Possiamo citare come esempio le operazioni peritali condotte in occasione del terremoto del 1980 a Napoli,
nello stabilimento della Comind Sud, che era stato semi distrutto dalle prime violentissime scosse di terremoto:
quando siamo giunti in loco la terra tremava ancora, seppur fossero solo scosse di assestamento, e nessuno era in
grado di prevederne l'intensità. Dai primi sopralluoghi è subito emerso che talune presse
(del valore di alcuni miliardi) ed altri costosissimi macchinari erano pressoché intatti, ed occorreva perciò
procedere il più velocemente possibile ai rilievi, per decidere con l'Assicurato le operazioni di salvataggio da eseguire con priorità assoluta ed agire senza indugio, sia per contenere il danno che per favorire la successiva ripresa dell'attività produttiva.
Gestire sinistri così impegnativi, richiede molte risorse, una notevole esperienza ed un costante contatto con
il Delegato o i Delegati Tecnici delle Compagnie Assicuratrici interessate, oltre naturalmente ad un adeguato
numero di Collaboratori in grado di seguire operazioni di smassamento, inventari ecc…>>
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